Con oltre trecento voci, Americana, storie e culture degli Stati Uniti dalla A alla Z, è un singolare dizionario grazie al quale poter esplorare aspetti noti e meno noti della vita del paese a stelle e strisce. Un’opera enciclopedica, pubblicata nei mesi scorsi da il Saggiatore, in cui gli autori si sono lasciati guidare ognuno dalle proprie passioni e suggestioni nel selezionare eventi e miti, musica e film, movimenti politici e letterari, cibi e sport, elettrodomestici e simboli, attingendo sia dall’immenso territorio del paese che dal suo passato, a grandi linee dagli anni settanta del secolo scorso indietro fino all’epoca coloniale e all’incontro con i popoli nativi. Non a caso, alla familiare mappa odierna in apertura del volume, dal caratteristico reticolo di Stati che si estendono dall’Atlantico al Pacifico, segue subito quella forse meno conosciuta ma certamente affollata sulla distribuzione della miriade di tribù indiane che hanno abitato quelle stesse terre. Dietro la sapiente guida di Mario Maffi, per decenni docente di letteratura e cultura angloamericana all’Università di Milano, le quasi ottocento pagine sono state redatte in collaborazione con gli studiosi Cinzia Scarpino, Cinzia Schiavini e Sostene Massimo Zagari, sulla base di quanto hanno sentito come essenziale, utile o rivelatore, andando da grandi classici come la torta di mele, il Golden Gate Bridge di San Francisco, i grattacieli o i Robber barons, a curiosità sullo sciroppo d’acero, i popcorn o la nascita dei fazzoletti di carta, affrontati in ogni caso in forma di brevi saggi con tanto di riferimenti bibliografici. Ne viene fuori un originale mosaico denso di informazioni, dalla lettura per molti versi appassionante e di certo utile per districarsi in una realtà niente affatto semplice e che da più di un secolo costituisce un punto di riferimento obbligato. “L’America”, scrive lo stesso Maffi nell’introduzione, “non è quel blocco unico che vorrebbe tanta parte di un’ostinata falsa coscienza corrente, incapace di vedere la complessità e la fluidità, le fratture e le contraddizioni, le spaccature profonde sotto la superficie”. Senza pretese di completezza, ma con l’intenzione di cogliere quella complessità, Americana è quindi un dizionario atipico che nasce dal tentativo di fondere la dimensione mitica e retorica dell’America, con cui volenti o nolenti abbiamo a che fare, con l’oggettività e la concretezza altrettanto tipiche degli Stati Uniti, senza tuttavia escludere la lettura e l’interpretazione personale.

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